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Pompei fu fondata nel VII secolo a.C. dagli Osci che si insediarono alle pendici del Vesuvio e in una zona non lontana dal fiume Sarno. I primi insediamenti risalgono all'età del ferro (IX-VII secolo a.C.).

In quel periodo Pompei era un importante centro commerciale e divenne oggetto delle mire espansionistiche di Greci, Etruschi e Sanniti. Successivamente, nel III secolo a.C., Pompei fu conquistata dai Romani e in breve tempo divenne molto importante per gli scambi commerciali romani poiché iniziò ad esportare vino e olio d'oliva persino in Provenza e in Spagna.

Fu questo un periodo architettonico eccellente, i fori rettangolari e triangolari furono ricostruiti e furono eretti importanti edifici come il Tempio di Giove, la Basilica e la Casa del Fauno.

A questo stesso periodo appartiene il Tempio di Iside che è una chiara testimonianza degli scambi commerciali e culturali tra Pompei e i paesi del Medio Oriente. Sotto la dominazione romana Pompei divenne prima un “municipium” e poi una colonia “Veneria Cornelia Pompeianorum”, poiché fu governata dal dittatore Publio Cornelio Silla che la conquistò nell’89 a.C.

In questo periodo Pompei fu inevitabilmente influenzata dagli stili architettonici e culturali romani e durante l’età imperiale molte famiglie appartenenti al patriziato romano soggiornarono a Pompei dove costruirono il Tempio di Augusto e l’Edificio di Eumachia.

Nel 62 o 63 d.C. Pompei subì gravi danni a causa di un terremoto e il senato romano ordinò immediatamente la ricostruzione della città, ma ciò fu vano perché, mentre molti lavori erano in corso, il 24 agosto del 79 una tremenda eruzione del vulcano Vesuvio distrusse Pompei, Ercolano, Stabia e Oplonti.

Pompei fu completamente sommersa da una colata di lava che cancellò ogni forma di vita.

Vesuvio: DAL 79 D.C. A OGGI

Oltre all'eruzione del 79 D.C., un'altra devastante eruzione ebbe luogo nel 472, ma fu solo dopo l'eruzione del 1631 che le autorità e gli esperti compresero il reale pericolo rappresentato dal Vesuvio.

Per la prima volta le autorità locali emanarono un editto in cui si invitava la popolazione ad evacuare la zona in presenza di un segnale attivo del vulcano.

L'ultima eruzione avvenne nel 1944. Oggi, nonostante la popolazione sia pienamente consapevole della gravità della situazione, l'area attorno al vulcano è densamente popolata e ad oggi la politica non ha ancora predisposto misure di precauzione complete che coinvolgano gli abitanti, le scuole, i dipartimenti scientifici.

credits: www.pompei.it

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